Questo potrebbe essere il motto, nonché la sintesi finale, della vivace e costruttiva riunione operativa che si è tenuta il 4 settembre nei locali di CasaOz.
Coordinati da Jacopo Michieli, appunto di CasaOz, si sono ritrovati rappresentanti di vari gruppi e associazioni che hanno a cuore il particolare territorio che comprende il Borgo Pilonetto, le rive del Po fino a Moncalieri e la collina di Cavoretto. Una zona torinese decisamente particolare, forse il più importante “polmone verde” della città, a vocazione residenziale con significative presenze di plessi scolastici, società sportive, attività commerciali e ricreative. Zona molto frequentata da chi abita altrove soprattutto perché, tra le rive del Po, il Parco Europa e i sentieri della collina, offre caratteristiche non comuni agli altri quartieri cittadini, in un territorio affascinante ma molto fragile da un punto di vista idrogeologico.
Le diverse “anime” della zona erano di fatto rappresentate nella riunione: le associazioni che operano nel sociale come CasaOz e la Cooperativa Mirafiori, numerosi membri dell’Associazione Parco Europa con il presidente Carlo Bassi, Pilonetto Insieme con Raffaele Marcuccio, che è anche proprietario del più grande supermercato della zona, don Maurizio, parroco di Pilonetto-Cavoretto-Fioccardo, la Casa del Quartiere “Barrito”, Eridania Basket con il suo fondatore e presidente Christian Berta, la proprietaria del vivace bistrot Ogimomo, architetti che abitano o operano in zona, mamme che organizzano attività ludiche e che promuovono la mobilità sostenibile per chi va a scuola, come l’associazione “Bike to school” e chi conosce a fondo le realtà scolastiche del grande Istituto Comprensivo Matteotti Pellico.
Si è parlato delle belle giornate organizzate attraverso il progetto Coltivare la Comunità, delle manifestazioni come Festival del Verde, dei campus sportivi molto frequentati dai ragazzi in estate, della ciclabile lungo il Po e del nuovo Gruppo Scout che sta per partire, della bella collaborazione tra i volontari che si occupano della manutenzione del Parco Europa con i ragazzi disabili ospitati nella comunità di Villa Lauro: le associazioni del territorio hanno già avuto modo di collaborare ed i risultati sono stati molto validi.
Ma è necessario coordinarsi meglio su obiettivi comuni, ritrovarsi con un calendario definito ed operare seguendo un progetto preciso. Le “parole della comunità” che hanno già avuto una prima ricerca e condivisione, possono e devono aumentare. A questo proposito, si è parlato del progetto “Coltivare la Comunità”, che intende rafforzare la comunità educante del territorio di Borgo Pilonetto, finanziato dall’Impresa Sociale Con i Bambini, che sostiene più di 700 progetti in tutta Italia: https://percorsiconibambini.it/coltivare-la-comunita/.
Si è quindi discusso sulla possibilità di utilizzare l’ex casa del custode al Parco Europa, ma anche di sfruttare e gestire al meglio i diversi locali già a disposizione, come quelli delle Parrocchie con i relativi oratori, delle Associazioni come CasaOz o delle scuole, della pedonalizzazione di corso Sicilia e delle vie su cui gravitano i frequentatissimi plessi scolastici, dal nido alla Secondaria di Primo Grado.
Si potranno organizzare momenti di incontro tra le generazioni, vista la presenza di molti giovanissimi ma anche di tanti anziani, magari soli: è necessario che il quartiere diventi un punto per parlarsi, frequentarsi, scambiare idee ed esperienze condivisibili, momenti di festa come erano state in passato quelle di Pilonetto Insieme, occasioni per mostre, dibattiti, rappresentazioni teatrali, ma anche camminate ed attività sportive nel verde. Bisogna “vivere” lo spazio pubblico imparando a rispettarlo, contribuendo a mantenerlo senza attendere l’intervento dell’Amministrazione Pubblica (di cui si segnala l’assenza, anche in questa occasione), lavorando su linee progettuali comuni.
Insomma, settembre deve essere una “ripartenza” non solo per le scuole, ma per chi auspica che nella zona tra il Ponte Balbis e Moncalieri, passando per la collina, possano nascere e vivere tanti progetti positivi per chi ci vive e chi la frequenta.
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